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Tommaso "sembrerebbe" essere ancora vivo
Di Baba (del 21/03/2006 @ 09:10:33, in Tommaso Onofri, linkato 1352 volte)

Tutto ciò è ricavato dal sito dell'ANSA.

TOMMY SAREBBE VIVO E VICINO A PARMA

PARMA - Il piccolo Tommaso Onofri sarebbe vivo e potrebbe trovarsi non lontano da Parma: più o meno nelle campagne fra la città emiliana, Reggio Emilia e Mantova. E' questa la "robusta ipotesi" che vi è tra gli investigatori, i quali mantengono sul fatto un rigoroso riserbo.

ACQUISITI DOCUMENTI BANCARI FAMIGLIA TOMMASO

Gli investigatori hanno acquisito la documentazione bancaria relativa ai movimenti degli ultimi anni fatti dalla famiglia Onofri, il cui figlio di 18 mesi, Tommaso, é stato rapito il 2 marzo scorso alle porte di Parma. Lo si apprende da fonti inquirenti. Secondo quanto si è appreso, come già accaduto nei giorni scorsi, alcuni investigatori hanno acquisito la documentazione relativa a diversi movimenti monetari disposti negli anni scorsi, e fino ad oggi, da Paolo Onofri, papà di Tommaso, e da altri familiari. La ragione è sempre quella di sondare il passato della famiglia nella speranza di scovare qualche traccia utile a scoprire gli autori del sequestro. "Non c'é stato alcun sequestro di conti correnti", ha affermato rispondendo a una domanda un'autorevole fonte investigativa. Un provvedimento di sequestro - è stato spiegato - non consente più alcuna movimentazione, e questo non è il caso".

IL PAPA', SONO DISPOSTO A PRENDERE SUO POSTO

"Io credo che anche chi tiene mio figlio, se ha una coscienza, se ha un cuore, un briciolo, un pizzico, credo che ormai debba arrivare a capire che Tommaso deve tornare dalla sua mamma. Io sono disposto anche a sostituirmi a lui, se si facessero vivi, se si mettessero in contatto, se dicessero qualcosa. Io sono disposto a prendere il suo posto". Lo ha detto Paolo Onofri, il padre del piccolo Tommaso rapito il 2 marzo a Casalbaroncolo, in un'intervista a 'Matrix', un'anticipazione della quale è stata trasmessa stasera dal Tg5. Lei teme di essere indagato?, ha chiesto l'intervistatrice a Paolo Onofri. "Se questa è la strada da seguire, ripeto, sono disposto ad accettare qualunque cosa", ha detto il padre di Tommy nell'intervista al programma di Enrico Mentana, in onda nella tarda serata. "Io ritengo di aver detto tutto quello che so - ha proseguito il padre -. Penso al mio 'fagottino', a quando giocavamo alla sera, a quando lo cambiavo, a quando si metteva a urlare perché non si sentiva considerato, voleva attirare l' attenzione, a quando mi si arrampicava addosso perché voleva andare ad accendere il lume sul divano". Quando Tommaso è stato sequestrato - ha detto ancora il padre, passando a parlare in terza persona - "il signor Onofri era legato. Fino a quel momento il signor Onofri pensava a una rapina. Io non vado a rischiare un proiettile o una coltellata per 150 euro. C'é una grossa rabbia da parte mia, perché non mi sono sentito padre nei confronti di mio figlio".