Caro Mirco,
è strana questa cosa di scriverti nonostante si sappia già che non leggerai questa lettera, ma, nonostante tutto, sento di doverla scrivere per poter riversare in qualcosa tutto quello che avrei voluto dirti negli ultimi sette anni.
Sai, mi è capitato di pensare a te ieri sera. Mi è capitato di pensare al nostro passato e di quanto tu sia stato alquanto stronzo nei miei confronti e nei confronti dei miei sentimenti. Ho anche pensato anche a quanto quei mesi siano stati veramente sprecati con te.
Ti ho dato tutto quello che potevo darti, qualunque cosa e quello che ho ricevuto in cambio è stata la manifestazione pura di una paura (che poi direi essere la vera realtà dei fatti) di continuare qualcosa di troppo serio per una persona che, come te, ha ancora una mentalità troppo infantile nei confronti della vita.
Non eri tutta questa gran cosa e ne ho avute le certezze negli altri ragazzi che ho avuto l'immenso PIACERE di conoscere dopo di te. Altri ragazzi che, al tuo confronto, valgono 1000 o infinite volte di più. Forse dovevo ascoltare il Genio quando mi disse di lasciarti perdere che non valevi la pena di una fatica del genere, forse dovevo dare retta anche all'Erika ed alle altre che di te non parlarono bene sin dall'inizio prima ancora che ti conoscessi dal vivo, ma ho voluto andare avanti e sbattere la testa contro questo immenso muro che sei tu e la tua incapacità di prendere sul serio cose che per altri sono realmente importanti e che credono di portare avanti con la stessa importanza con te.
Ho saputo che hai avuto un bambino dalla tua attuale compagna. Da quanto mi dissero Luca ed Erika è stata una cosa "inaspettata", ma, considerando la persona a cui mi sto rivolgendo, non credo che tu l'abbia presa molto bene subito. Considerando la tua premurosa attenzione nel non lasciare tracce di te nel corpo femminile di colei con cui andavi a letto credo che tu abbia arrischiato troppo a fidarti di lei... una fiducia che hai sempre vietato a me. Grazie, davvero grazie.
Ho cercato e ricercato più volte di capire il perchè di quelle tue parole al telefono. Ho cercato di comprendere cosa, in quella tua bambinesca testa stesse vagando quando mi hai parlato quella sera, ma nulla. Ancora, dopo più di sette anni, non riesco a capire il perchè e mi sembra illogico chiedertelo ancora in quanto non credo tu ti ricorda nemmeno chi io sia. Ed ho la dimostrazione che ciò che dico è vero in quanto quando ti mandai un sms l'ultima volta, l'ultima risposta che ho avuto è stato "scusa, ma tu chi sei?"
Grazie. Grazie per avermi dimostrato quanto tu sia stato utile sotto certi aspetti, ma parecchio inutile sotto un'infinità di altri. Mi hai fatto capire che di gente migliore di te al mondo ce n'è parecchia e, pensa, molti di loro vivono anche poco distanti da quel paese del cazzo che è Renazzo (la rima è voluta, ovviamente).
Mi hai fatto capire che una vita con te sarebbe stata un vero schifo: una vita fatta di insolidità finanziaria, di nulla di reale valore nel mio futuro, di nessuna aspirazione di crescita personale. Una vita con te non avrebbe dato nessuna soddisfazione per me che, a tuo confronto, ho un quoziente intellettivo che vale più di 10 volte il tuo.
Tu sei inutile. Inutile come persona, inutile come uomo, inutile come ex-ragazzo e come amico. Sei una nullità. Una nullità che mi ha portato a credere che valessi di più di una ragazza di passaggio con cui stare, di una persona che fatica ad interfacciarsi con il prossimo per via della sua timidezza, di una ragazza che ha paura di mostrarsi perchè ha paura delle critiche troppo generose che puoi ritrovare solo in un paese dove tutti conoscono tutti.
Ora vivo più che egregiamente. Ho uno stipendio che è il doppio del tuo solo stipendio come cameriere in pizzeria, il tuo secondo lavoro oltre che a quello di meccanico. E non devo faticare quelle 13 ore al giorno che ti fai tu per avere una vita che tu consideri decente e che non vale la metà di quella che faccio io.
Sai, mi sto per sposare e questo ad Erika non l'ho ancora detto, ma il Genio lo sa. Mi sto per sposare con una persona che prende il doppio del mio stipendio, quindi, tirando le somme, ora sai la mia condizione finanziaria quanto sia veramente migliore della tua. Una condizione che mi permette di avere quello che voglio e quando voglio. Una condizione che non so quanto tu possa dare a tuo figlio ed alla madre di tuo figlio.
Non mi faccio problemi se arrivare o meno alla fine del mese e quello che stiamo spendendo per il matrimonio è una goccia nell'oceano in quello che valiamo sia io che il mio futuro marito. Lo hai visto, è questo il bello. Era quel ragazzo con cui ero quando ci siamo incrociati al cinema di Cento, ricordi? Quel ragazzo poco più alto di me, magrettino, con gli occhiali. Lui è il mio futuro marito. Lui è la persona che più amo al mondo.
La mia vita è nettamente migliorata da quando ho passato la crisi per te. Da quando ho smesso di credere che tu potessi essere la persona giusta per il mio futuro. E' migliorata in meglio e sta migliorando sempre di più.
Il prossimo anno avremo un bambino e tra due anni ne avremo due. Non avremo problemi a crescerli ed avranno una casa in cui vivere NOSTRA, di proprietà. Avranno le migliori scuole che Milano può fornire, avranno i divertimenti che vogliono, cresceranno educati, prenderanno la laura, e, chissà, se uno di loro sarà maschio potrebbe anche divenire il futuro campione del TUO Milan. O dell'Inter di Luca, vedremo.
Sono felice. Ma davvero. Molto più felice di quando stavo con te. Vivo molto meglio rispetto a quando vivevo con te. E non mi pento delle mie scelte. Anzi. Ora, a mente fresca e per chiudere questa lettera, se ti vedessi ti direi solo questo:
Grazie stronzo e vaffanculo emerito idiota!
Barbara.