Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di Baba (del 30/05/2006 @ 11:54:02, in 2006-05, linkato 1255 volte)
Ieri mi sono presa un giorno di ferie e l'ho passato da turista a Milano.
Abito quissù da più di cinque anni ormai e non ho mai passato una vera giornata da turista.
Ho fatto shopping, ho fatto fotografie, ho mangiato al Mac della galleria: mi sono rilassata!
E' stato tanto bello quanto stancante essere me stessa e da sola in quel caos cittadino, anche perchè è proprio in quel caos che riesco a concentrarmi meglio.
Vivere in una grande città, passeggiare da sola per le vie incasinate milanesi ti da questa sensazione di nullità. L'individuo è davvero uno e gli altri sono solo fantasmi ed ombre che ti passano accanto. Loro non ti vedono, non ti danno attenzione.
Una volta ogni tanto fa bene questo tornare in sè stessi.
Sono tranquilla e contenta oggi. Sì. Ieri ho raggiunto, di nuovo, la pace dei miei sensi.
Di Baba (del 18/05/2006 @ 09:25:56, in Canzoni, linkato 7150 volte)
Sitting in my class, just drifting away Staring into the windows of the world I can' thear the teacher, his books don't call me at I don't see the bad boys tryin' to catch some play...
'Cause I love your smile I love your smile
The clock at work says three, And I wanna be free Free to scream, free to bathe, free to paint My toes all day My boss is lame you know, and so is the pay I'm gonna put that new black mini on my charge anyway
'Cause I love your smile I love your smile
Time came and showed me your direction Now I know I'll never ever go back Taught me that You rock my world You dig
I'm showin' The life that I'm livin' This is the life that I have And it's given to you
Yeh' and it's true La-d-da Twinkley d do you
Believe in a girl like me Shanice is the one For you to be with
But when I'm caught All alone I start fessin' It's from a state of depression
And the thunder clouds or doubt more in I begin to wonder "Do you still love me?" But after that My whole world is beautiful
Blow Branford Blow
Time came and showed me your direction Now I know I'll never ever go back Taught me that You rock my world You dig
Smile...Psyche
'Cause I love your smile I love your smile
Ho sempre amato questa canzone. Sono veramente contenta di averla trovata!
... stai sicuro che andranno peggio!
In questo momento sono nella stanza T028 nel 5° palazzo uffici di Eni in San Donato Milanese.
Che ci faccio? Direte voi. Ebbene, dovrei fare dei test, ma le cose non sono andate così lisce come si pensava, e dire che quello che faccio io per il mio lavoro è proprio quello che impiega meno tempo, sia per i test sia per il rilascio.
Cosa è successo questo pomeriggio?
Dunque: vengo qui e già alla reception, nonostante abbia la mail in mano, mi dice che non può farmi entrare e mi tiene lì per circa 10 minuti... poi devo trovare questa fantomatica stanza (e vi assicuro che di stanze ce ne sono anche troppe qui in Eni).
Trovata la stanza inizio il mio lavoro. Parto con la prima parte di test. Non male, ci si mette minimo 10 minuti, non di più. Che bello che alle 15.30 posso tornare alla G05 da cui sono partita!
Così comincio la seconda parte, ma subito c'è qualcosa che non quadra negli step degli User Test: il punto 3 del secondo scenario chiede un'opportunità creata in un punto non precisato del primo scenario.
Ok, faccio io, sarà un refuso di Marco.
Così mi guardo le viste, ma non vedo da nessuna parte il modo per creare l'opportunità.
Sospiro e rileggo lo User Test quando, questo per un refuso mio, mi accorgo che devo entrare in locale. Vabbeh, nulla di chè, esco da Siebel e tento di connettermi su DB Locale, ma...
ERRORE!! Siebel non riesce a connettersi al server.
E CHE CAZZO!
Intanto si sono già fatte le 15 e 45 ed il tipo che è con me dice che alle 16.30 deve andare a prendere sua figlia a scuola.
Ok ok, faccio io, non ci sono problemi, chiamiamo Gabriele e vediamo che ci dice.
Si prende Gabriele per telefono, si dice il problema, e lui fa il suo "mhm...." di perplessità più assoluta. Insomma, pare che la User usata per i test sia una User obsoleta e non si riesce a creare un DB in locale.
Gabriele mi dice "ok, senti, io ora creo un'altra User e creo anche il DB, poi ti dico come rifare il tutto, va bene?"
"Va bene, aspetto."
Mentre aspetto la chiamata di Gabriele chiedo al ragazzo che è qui accanto a me (Francesco), dove è il bagno delle donne (perchè qui è DAVVERO un labirinto). Mi dice che è a sinistra poco lontano e così mi incammino, ma, che strano... è fuori servizio e mi tocca andare dall'area est all'area ovest per avere il bagno delle donne successivo...
Faccio quello che devo fare e torno indietro, mi rimetto a sedere e riprendo ad aspettare.
Arrivano ad essere le 16.00. Io giricchio su Internet, su Hattrick, creo una nuova casella di Gmail, guardo gli Zip Code stranieri. Insomma, cazzeggio bellamente, poi chiama Gabriele. Mi da nuova User e nuova Pass e preparo lo scarico del DB.
Lo si scarica tutto, va tutto come si deve ma... ERRORE NEL WIZARD UPDATE!
Ora sto provando a ricreare il DB in locale, che dio me la mandi buona stavolta, ma non ci credo molto.
In caso di problemi, 47042 e chiamo il buon vecchio Gab... mi sa che questi test verranno rimandati se continua così!!!
Di Baba (del 16/05/2006 @ 10:49:36, in Hevan, linkato 16407 volte)
«Guardi com’è bello il figlio di Jennifer». Anna Maria Giannone, la mamma della ragazza di Olmo di Martellago uccisa assieme al bimbo che teneva in pancia da nove mesi, non piange. Le lacrime le riserva per la notte, quando non riesce a dormire, di giorno lotta per onorare la memoria di sua figlia e del nipote di cui le resta solo una foto. «Guardi - dice passandomi il cellulare con la foto a colori di Hevan - non le sembra che sia un bambino che sta dormendo?»
Come dare torto a quella mamma e nonna, che si aggrappa al cellulare per mandare messaggini alla figlia che non c’è più, e ammira il bel nipote che sarebbe nato il 18 maggio. La foto è dolce, un bambino che sta dormendo con gli occhi chiusi, il volto paffuto e sereno, un angioletto, come si usa dire guardando i neonati.
Anna Maria Giannone mostra la foto a me e al collega Ario Gervasutti, che ha seguito la vicenda Jennifer fin dall’inizio, con una preghiera: «Pubblicatela. Fate vedere che quello ha spezzato due vite». Il punto su cui Anna Maria e il marito Tullio Zacconi insistono è proprio questo: Hevan non era più un feto, ma un bambino già completo che, in caso di parto prematuro, sarebbe stato in grado di sopravvivere. Lucio Niero - ma i genitori non vogliono pronunciare quel nome, non sanno come chiamarlo, «perché dire bestia sarebbe offensivo per gli animali» - dunque ha ucciso due volte. Jennifer e il figlio. Chiedono la contestazione del doppio omicidio. E la foto che pubblichiamo è la prova che Hevan non era un feto, anche se tecnicamente così andrebbe chiamato, ma un bambino che è stato ucciso dal padre. Un distinguo, tra feto e bambino, che presumibilmente sarà materia di dibattito nelle aule di tribunale.
Pubblichiamo una foto che suscita forti emozioni e sicuramente farà discutere. Ma non è certo una visione raccapricciante. Anzi il piccolo Hevan fa tenerezza, viene voglia di prenderlo in braccio. Lo farà oggi Jenny che sarà sepolta assieme al bimbo che tanto voleva.
Ai nostri lettori mostriamo questa foto - su richiesta e con l’esplicita autorizzazione dei genitori di Jennifer - con il massimo rispetto per la sensibilità di tutti e dopo un’attenta riflessione. Televisioni e giornali quotidianamente mostrano immagini terribili di cadaveri vittime della barbarie umana, il sangue e la morte più o meno in diretta, purtroppo, fanno parte del corollario mediatico.
Noi, sul Gazzettino, abbiamo sempre cercato di non eccedere in dettagli truculenti, ed evitiamo di sbattere in prima pagina situazioni choccanti. Questa regola vale anche nel caso di Hevan. La foto è bella: un neonato, vestito con il completino nuovo, che dorme.
Per quel bimbo a Olmo di Martellago in via Baracca era già pronta la cameretta. Nonna Anna Maria mostra con orgoglio, il lettino, la carrozzina, i vestitini. Tutto era pronto per l’arrivo di Hevan e il bimbo avrebbe trovato serenità e calore in quella famiglia e soprattutto una mamma vera, orgogliosa del figlio. «Jenny era felice, pensava solo al bambino e di quell’altro non ne voleva più sapere - racconta Anna Maria - l’avremmo aiutata noi. A Hevan non sarebbe mancato nulla».
Ma questo non andava bene a Lucio Niero. Lui voleva essere sicuro di cancellare quella creatura. Jennifer non ha mai voluto abortire. È morta perché voleva quel figlio. Questo splendido bambino di cui oggi resta solo una foto.
[Fonte Gazzettino del nord-est del 12-05-2006]
Di Baba (del 15/05/2006 @ 14:33:38, in Canzoni, linkato 1396 volte)
E' una canzone senza titolo tanto pe' canta`, pe' fa` quarche cosa... non e` gnente de straordinario e` robba der paese nostro che se po` canta` pure senza voce... basta 'a salute... quanno c'e` 'a salute c'e` tutto... basta 'a salute e un par de scarpe nove poi gira` tutto er monno... e m'a accompagno da me...
Pe' fa` la vita meno amara me so' comprato 'sta chitara e quanno er sole scenne e more me sento 'n core cantatore. La voce e` poca ma 'ntonata, nun serve a fa' 'na serenata ma solamente a fa` 'n maniera de famme 'n sogno a prima sera...
Tanto pe' canta` perche` me sento un friccico ner core tanto pe' sogna` perche` ner petto me ce naschi 'n fiore fiore de lilla` che m'ariporti verso er primo amore che sospirava le canzoni mie e m'aritontoniva de bucie.
Canzoni belle e appassionate che Roma mia m'aricordate, cantate solo pe' dispetto, ma co' 'na smania dentro ar petto, io nun ve canto a voce piena, ma tutta l'anima e` serena e quanno er cielo se scolora de me nessuna se 'nnamora...
Tanto pe' canta` perche` me sento un friccico ner core tanto pe' sogna` perche` ner petto me ce naschi un fiore fiore de lilla` che m'ariporti verso er primo amore che sospirava le canzoni mie e m'aritontoniva de bucie. (2 volte)
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