Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Baba (del 26/01/2007 @ 09:02:51, in 2007-01, linkato 1370 volte)
Una volta feci l'harakiri. E non so cosa mi trattenga dal rifarlo ora.
Nonostante tutto qua manca e continua a mancare il rispetto per gli altri e la capacità di comunicazione.
Sono stanca, davvero.
Uno da l'anima per fare le cose, uno da il suo meglio e poi arriva il primo cretino e cambia tutto.
Mi fa schifo tutto questo ed ancora mi chiedo perchè debba starmene qui.
Non lo so.
Di Baba (del 23/01/2007 @ 10:25:08, in 2007-01, linkato 1319 volte)
Che la televisione stesse cambiando lo sapevamo tutti, ma arrivare al punto di togliere programmi che meritavano di essere visti per mettere pseudointelligenti quiz è un po' troppo.
Io non guardo molta televisione, lo ammetto.
La guardo solo per seguire poche serie televisive durante la settimana: domenica Raidue per NCIS (ora ripartito con le replice della seconda serie), giovedì Italia1 per Dr.House (E SOLO IL DR.HOUSE perchè Grace Anatomy e successivi mi ispirano tanto quanto un pugno nello stomaco) e Venerdì sempre Italia 1 per CSI (attualmente in onda la serie di NY).
Ci sono altre serie che non ricordo bene quando le fanno vedere ma che le seguo fedelmente (sperando che si decidano di far vedere anche i nuovi episodi e non solo le ripetute replice) e che sono, sempre su Raidue, Cold Case e Senza Traccia.
Rimango in attesa delle nuove stagioni di Criminal Minds, The Closer e Una Mamma per Amica, rispettivamente su Raidue e, gli altri due, su Italia 1.
A parte questi telefilm che vengono trasmessi tra le 21 e le 23 di sera ci sono altri che seguo quando torno a casa da lavoro, quindi tra le 19 fino alle 21.
Questi telefilm sono quello che ci vuole per rilassarsi dopo 8 ore di ufficio. Sono divertenti, simpatici, carini, ilari. Ti fanno stare bene e sorridere. I bei telefilm pieni di scene educative che, con il sorriso o con la serietà, ti insegnano cose che fanno bene dentro.
Si parla di differenza di religione, di rispetto per gli altri, del perchè non si devono seguire certe idee.
Ti spiegano gli errori con l'ironia, ma è quell'ironia che ti rimane impressa. Oppure te lo spiegano con il cuore, con frasi ed azioni che, appena le vedi, non pensi che siano piene di significato ma che poi, pensandoci e rimuginando su quello che hai visto, ti rendi conto di avere imparato qualcosa anche quella sera.
I telefilm a cui mi riferisco sono:
- Tutto in famiglia: a mio parere la miglior riuscita della nuova famiglia Robinson;
- The war at home: lui ebreo amante della birra con un lavoro da schifo, lei cristiana amante della vodka e casalinga, i figli uno più "cattivo" dell'altro (il maggiore con evidenti problemi di socializzazione dovuti alla "non presenza fisica ed alla vocina da idiota", la figlia che è la dimostrazione della situazione attuale dell'adolescenza con evidenti manie di volere tutto e subito e senza portare rispetto ai genitori se non quando fa comodo a lei ed il minore dei figli che è il più tremendo, a mio dire, sempre impelagato in cose tipo truffe, magheggi e similari) ma con diversi problemi che risolvono sì con le liti e con le urla portate all'esagerazione, ma che dimostrano che, alla fin fine, come famiglia sono uniti nonostante ogni problema;
- e soprattutto EVERWOOD: lui cristiano vedovo chirurgo neurologo di fama internazionale e due figli ebrei come la madre morta: lei che sta affrontando ora l'adolescenza e con la preoccupazione di voler essere nella cerchia di amicizie giuste per continuare una vita perfetta e lui genio del piano dal cuore grande e con enormi problemi di comunicazione con il padre (con cui sta riallacciando sempre di più) che sta per affrontare l'università e la sua vita reale;
E' di Everwood, scoperto per caso tre anni fa circa, che mi lamento.
Cioè, non è che non mi piaccia, anzi, lo adoro.
Non lo avrei seguito così assiduamente quasi con le lacrime agli occhi per certe scene che davvero hanno toccato il cuore se non mi fosse mai piaciuto. Everwood è uno dei più bei telefilm che abbia mai visto negli ultimi anni e che abbiano dato in pre-prima serata.
Ho imparato cose (sembra stupido dirlo, ma è così) piene di significato. La tolleranza con il diverso, la difficoltà di certe persone nell'interagire con gli altri, quanto basti poco per essere d'aiuto a chi ti è vicino: gli argomenti affrontati sono stati uno più interessante dell'altro.
Si è parlato di omosessualità, di problemi di droga, di problemi di astinenza, di problemi matrimoniali, di problemi di coppia, di problemi di religione, di problemi di comunicazione tra genitori e figli/fidanzato e fidanzata/amici.
Ogni sera c'era la mia bella pillolina di buoni consigli e di buone parole, lezioni impartite da Efran, dal dottor Abbot e, soprattutto, dal dottor Brown.
Ma da ieri sera, purtroppo, hanno messo al posto di Everwood un quiz televisivo condotto da Cecchi Paone.
Il tutto per cosa? Immagino per concorrenza televisiva, ovvio. Anche perchè alle 20 finisce Chi vuole essere milionario su canale 5 e, MI SEMBRA OVVIO, continuare i quiz su Italia 1 quel tanto che basta per cercare di evitare che le persone finiscano sulla Rai per vedere l'altro disgustoso gioco dei pacchi (che è un pacco di programma).
Ma perchè tutto questo? Che male vi hanno fatto le serie televisive?
Mah...
Di Baba (del 17/01/2007 @ 12:05:47, in 2007-01, linkato 1360 volte)
Ho un amico particolare in msn. Una persona che esula da tutti gli altri miei contatti.
E' una persona che non ho mai visto nel reale, tranne che per foto, ma che da un anno circa è diventato un appuntamento giornaliero di saluti, chiacchiere per un'oretta o due durante il corso della giornata.
L'ho incontrato in Hattrick. Ed è una delle cose più belle che mi siano accadute in quel gioco.
Con lui parlo di tutto, di tante cose.
E' una persona a cui voglio bene, sì, nel profondo gli voglio davvero bene. E' una delle persone migliori che abbia mai trovato.
Un ottimo amico, confidente, paternalista, cazziatore... mi piace averlo qui con me durante il giorno. Mi piace anche avere un suo saluto alla mattina.
Mi fa sorridere quando ho dei problemi, mi è accanto quando cerco consigli, mi sgrida quando mi impunto su delle cose che non sono giuste.
Il problema è che abitiamo lontano, troppo. Lui è nella città dei miei nonni, nella mia amata Bologna. Così lontano, ma così vicino con il cuore.
Grazie a lui ho superato tante cose negli ultimi mesi. I suoi consigli mi hanno aiutato a superare ostacoli che vedevo come insormontabili. Forse, se fosse più vicino, non parleremmo di tutte queste cose come facciamo di solito, o forse non ci parleremmo affatto.
Ciò non toglie che mi sento davvero fortunata di conoscerlo.
Grazie di esserci, Fra.
Di Baba (del 10/01/2007 @ 12:22:18, in 2007-01, linkato 1087 volte)
Credo che ci siano due cose molto importanti da fare nella propria vita almeno una volta.
Dire a qualcuno che gli si vuole bene anche quando non lo conosci realmente (cioè solo virtualmente) e dirglielo quando non se lo aspetta. Ma dirlo col cuore.
Questo fa sentire bene non solo sè stessi, ma credo che faccia sentire bene anche chi riceve questa dichiarazione di affetto reale detta all'improvviso. Ogni manifestazione di affetto è un piacere riceverla, specialmente se arriva quando in quel momento non sei particolarmente felice o tranquillo con te stesso.
La seconda è dire grazie.
Quando lo dici con il cuore, però, perchè lo senti davvero. Grazie è una parola usata poco, pochissimo al giorno d'oggi, ma è una parola importante per l'interazione con gli altri. Un grazie vuol dire che uno accetta quello che sei per l'altro, quello che fai per l'altro o che hai fatto anche se è stato sbagliato.
Un grazie fa piacere sempre perchè ti da un senso di soddisfazione personale quando lo ricevi, ti fa sentire di essere stato utile anche per poco. Ovvio che non valgono i grazie detti forzatamente.
Di Baba (del 08/01/2007 @ 09:29:11, in 2007-01, linkato 2070 volte)
Le ferie sono finite.
I regali sono stati aperti.
Le pietanze sono state mangiate.
Che cosa ci rimane ora?
Chili di troppo da smaltire!!! XD
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